mercoledì 18 marzo 2009

La vecchiaia? Inizia a 27 anni

E' allarme per gli over-30.
Chi al giro di boa dei trent'anni pensa di aver tutta la vita davanti, può tirare i remi in barca. Almeno a sentire il risultato di uno studio secondo cui il picco delle potenzialità mentali è a 22 anni, mentre già a 27 comincia il declino.

Tanto che c'è chi consiglia di iniziare molto prima di diventare pensionati, le terapie per fronteggiare il declino mentale. Lo studio ha esaminato duemila persone (uomini e donne) per oltre sette anni: i volontari, con un'età variabile tra i 18 e gli 80 anni, venivano sottoposti a puzzle visivi o test in cui dovevano ricordare vocaboli, dettagli di storie e modelli visivi in lettere e simboli (gli stessi test usati spesso per diagnosticare malattie mentali o valutare l'invecchiamento).

La ricerca condotta dall'Univerity of Virginia ha rilevato che, in 9 dei 12 test, la performance è al massimo a 22 anni: mentre il declino comincia a 27 (in particolare su tre aree: ragionamento, velocità di pensiero e visualizzazione spaziale). La memoria comincia a fare cilecca invece a 37 anni, e ulteriori debacle si registrano a partire dai 42.

Un panorama sconfortante, dunque, per chi ha passato gli 'anta'?. Non del tutto perchè, secondo lo studio pubblicato dalla rivista specializzata Neurobiology of Ageing, le capacità che si basano sulle conoscenze accumulate (il vocabolario, dunque, e il sapere di carattere generale) aumentano fino ai 60 anni.
Rimane un motivo d'allarme per chi ha ventisette anni: da sempre è un'età considerata critica, se non è altro per il fatto che è quella in cui sono morti star del calibro di Jimi Hendrix, Jim Morrison, Brian Jones, Janis Joplin e Kurt Cobain.

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